Aprile, 2018

sab07apr17:30LA STRANA COPPIA. CONCERTO CON RACCONTO17:30 Teatro San Carlo, Modena, Via S. Carlo 5, ModenaEventi:Concerto in abbonamento

Giorno e Orario

(Sabato) 17:30

Luogo

Teatro San Carlo, Modena

Via S. Carlo 5, Modena

Programma di sala

Sabato 7 aprile 2018 ore 17.30
Teatro San Carlo, Modena

Giovani talenti

LA STRANA COPPIA: GIOACHINO ROSSINI ED ERIK SATIE
Concerto con racconto

Marco Pedrazzi, pianoforte e testi
Giorgio Laganà, voce narrante

Programma
Gioachino Rossini ed Eric Satie

Biglietti: 
Intero 15 euro, ridotto < 26 anni e > 65 anni 12 euro
Biglietti in vendita on line su Liveticket, oppure presso la libreria Emilybookshop aperta lunedì dalle 16.00 alle 19.30 e dal martedì al sabato dalle 10.00-13.00/16.00-19.30 in via Fonte d’Abisso 9/11, tel. 349 5369707, oppure  un’ora prima del concerto presso il teatro San Carlo.

A seguire – a offerta –  quartetto di prosciutti, dal Salumificio Leonardi e Ciardullo (Casona di Marano) in abbinamento con quartetto di vini selezionati da Filippo Marchi.
Prosciutto del contadino “Nonno Guerino” di Leonardi e Ciardullo con Rimosso Cantina della Volta
Prosciutto San Daniele del Friuli con Vitovska 2015
Prosciutto di Cinta senese con Sangiovese Assiolo 2015
Prosciutto Parma 36 mesi “Piatosini tre ghiande” con Zilliken Riesling Kabinett rausch 2015

Nel centocinquantesimo anno dalla morte di Gioachino Rossini GMI propone un gioviale incontro per ricordare la sua musica, attraverso l’ultima parte della sua produzione, ancora oggi poco conosciuta Composizioni semplici, talvolta leggere, pensate per gli amici che frequentavano ogni sera il salotto di casa Rossini a Passy, nella campagna parigina. Composizioni che in realtà mostrano un attento sguardo sul mondo, filtrato però attraverso la tagliente arma dell’ironia. Un’ironia che si fa a volte caricatura, a volte humor nero, altre volte feroce critica sociale. Ecco che possiamo tessere, saltando di quasi sessant’anni in avanti e lasciandosi alle spalle il Romanticismo, un filo rosso che dalla campagna di Passy arriva dritto fino al bilocale di Erik Satie a Montmartre. Pur essendo due compositori diversissimi, la loro musica pianistica si assomiglia: è mossa da motivazioni simili, ed utilizza analoghi espedienti narrativi. Satie stesso chiama, scherzosamente, “Musica da tappezzeria” la propria musica per pianoforte. E questo perché la leggerezza, il distacco e l’ironia – oltre ad un pizzico di senso dell’assurdo mutuato dai suoi amici dadaisti – sono i mezzi musicali che adotta anche lui per osservare e descrivere il mondo, pur senza rinunciare (come Rossini, d’altra parte) a pagine di rara delicatezza espressiva.

Guida all’ascolto

Per Informazioni: 
segreteriagmimo@gmail.com

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