Marzo, 2023

Giorno e Orario
(Sabato) 17:30
Luogo
Teatro San Carlo, Modena
Via S. Carlo 5, Modena
Programma di sala
Per la Giornata internazionale dei diritti della donna Nun stehn die Rosen Le donne nella musica di Brahms Intende Voci Chorus soli e sezione femminile Eddi de Nadai pianoforte Mirko Guadagnini voce recitante e maestro
Programma di sala
Per la Giornata internazionale dei diritti della donna
Nun stehn die Rosen
Le donne nella musica di Brahms
Intende Voci Chorus soli e sezione femminile
Eddi de Nadai pianoforte
Mirko Guadagnini voce recitante e maestro concertatore
Il Festival Liederìadi ha prodotto un programma interamente dedicato a J. Brahms (1833-1897), alla sua vita, al suo rapporto con il mondo femminile e alle composizioni per il “Frauenchor” di Amburgo. Una voce recitante tira un fil rouge tra le varie composizioni raccontando momenti della vita del compositore tedesco, storie di relazioni, fatti e accadimenti che lo hanno visto protagonista nella sua Amburgo, accanto a donne importanti della sua vita come la cara amica Clara Schumann, le cantanti Agathe von Siebold e Amalie Weiss, la madre (Johanna Christiane Hendeike Nissen). I lieder scelti, per voce sola e pianoforte, per due voci e pianoforte o per coro femminile e pianoforte, raccontano come il mondo femminile abbia ispirato l’opera di Brahms con rimandi continui alla natura, alla vita quotidiana nella sua Amburgo, al rapporto conteso e drammaticamente vissuto e rifiutato con l’Amore, fino all’ispirazione massima in Einförmig ist der Liebe Gram dove Brahms riscrive in forma di canone a 6 voci femminili il noto lied di F. Schubert “Der Leiermann” che fa parte del noto ciclo “Die Winterreise”. Conclude il programma il lied forse più “popolare” di J. Brahms, una dolce ninna nanna scritta per la nascita del secondogenito di una donna che ebbe grande importanza nella sua vita, la corista di Amburgo Berta Porubszky: Wiegenlied.
Biglietto 12 euro
Ridotto 5 euro (minori di 26 anni e studenti ISSM Vecchi-Tonelli)
prevendita online a questo link
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programma
Johannes Brahms (1833-1897)
Die Meere, op. 20 n. 3
Per soprano, contralto e pianoforte
Da Zwölf Lieder und Romanzen, op. 44
Nun stehn die Rosen | Die Berge sind spitz | Am Wildbach die Weiden
Per coro di voci femminili e pianoforte
Immer Leiser wird mein schlummer, op. 105
Per soprano e pianoforte
Von ewiger Liebe, op. 43
Per mezzosoprano e pianoforte
Da Zwölf Lieder und Romanzen, op. 44
Barcarole | Und gehst du über den Kirchhof | Die Braut
per coro di voci femminili e pianoforte
Wie Melodien zieht es mir, op.105
Sapphische Ode, op.94
per mezzosoprano e pianoforte
Die Schwestern, op. 61 n. 1
Per soprano, contralto e pianoforte
Da 13 Kanons, op. 44
Einförmig ist der Liebe Gram
Wiegenlied
per coro femminile a cappella
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Fondato e diretto da Mirko Guadagnini nel 2013, Intende Voci Chorus ha sede a Milano. Composto da circa 30 cantanti (per questo programma è presente solo la sezione femminile), il suo repertorio spazia dalla musica vocale da camera corale alle composizioni di più ampio respiro dal XIX secolo ai giorni nostri. Esordisce nel 2013 con la “Petite Messe Solennelle“ di G. Rossini a cui fanno seguito la “Via Crucis” di F.Liszt (2014) e il Requiem del compositore inglese Bob Chilcott (2015). Nello stesso anno ha messo in scena il pasticcio “Volver” su musiche di M. Castelnuovo Tedesco e regia di Oksana Lazareva, mentre nel 2016 ha partecipato all’opera “Amadigi di Gaula” di G.F. Haendel presso il Piccolo Teatro Studio di Milano. Nell’ambito delle numerose produzioni si segnalano il Requiem K626 di W.A. Mozart, lo Stabat Mater di G. Rossini, nel 2018 l’esecuzione della prima assoluta di Still Requies di Mauro Montalbetti presso il Triennale Teatro dell’Arte, il Teatro Grande di Brescia e il Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone e nel 2019 dei Chichester Psalms di L. Bernstein presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano. Nell’ottobre del 2021 ha portato in scena al Triennale Teatro dell’Arte la prima assoluta di Requiem Mediterraneo, missa pro defunctis di Sebastiano Cognolato per i migranti morti nel nostro mare. Nel 2022 ha eseguito la Nona Sinfonia di L.V. Beethoven presso la Sala Verdi del Conservatorio di Milano.
Si esibisce regolarmente nell’ambito della rassegna Festival Liederìadi e vanta come repertorio raro e ricercato l’esecuzione della liederistica corale di J. Brahms, E. Chabrier, C. Debussy, S. Rachmaninov, P.I. Tchaikovsky, B. Britten.
Mirko Guadagnini è tenore, fondatore e maestro concertatore di Intende Voci, fondatore e direttore artistico del Festival Liederìadi. Come tenore, grazie alla sua voce calda e versatile, spazia dalla musica medioevale/barocca alla musica contemporanea fino alla liederistica (di cui è uno dei principali cultori e divulgatori in Italia). Il suo percorso artistico inizia nel 1998 quando si aggiudica il concorso e debutta con l‘As.Li.Co. Da allora la sua carriera è tutta in ascesa. Collabora con direttori di fama mondiale come Riccardo Muti, Zubin Metha, M. Whun Chung, John Eliot Gardiner, Roberto Abbado, Bruno Campanella, Claus Peter Flor, Kasushi Ono, Evelino Pidò, Donato Renzetti, Daniele Rustioni, Marcello Viotti, C. Boccadoro e con registi del calibro di B. Wilson, D. Michieletto, D. Abbado, P. Pizzi, W. Friedkin. Solo per citarne alcuni. La carriera solistica lo porta nei teatri più importanti del mondo: Teatro alla Scala, Châtelet a Parigi, Nazionale di Praga, Regio di Torino, Cuvilliès di Monaco di Baviera, Opéra di Lione, Opera di Seul, Opéra di Montecarlo, La Fenice di Venezia, Concertgebouw di Amsterdam, Comunale di Bologna, Verdi di Firenze, Comunale di Firenze, Grand Theâtre di Ginevra, Comunale di Modena, Seattle Theatre, Opéra di Montpellier, Auditorio di Madrid, Opera di Roma, solo per citarne alcuni. Intensissima è l’attività concertistica con orchestre di fama mondiale. Tra tutte: Orchestra del Teatro alla Scala, Radio France, Freiburger Orchester, Mozarteum Orchester, Accademia di Santa Cecilia, Orchestra Rivoluzionaria e Romantica, Accademia Bizantina, L’Europa galante, Les Arts Florissants, La Venexiana, Orchestra della Toscana, Orchestra del Maggio Fiorentino, Orchestra Verdi, Pomeriggi musicali, Orchestra della Valle d’Itria, La Verdi di Milano. Nel repertorio barocco debutta nel 1991 con il Te Deum di M. A. Charpentier. Da allora sono innumerevoli i concerti e le opere eseguite tra cui oltre 50 esecuzioni del Messiah di G.F. Händel, la Messa in Si minore e numerose Cantate di J.S. Bach, riscoperta ed esecuzione di prime assolute di madrigali di Giulio Cesare Monteverdi, opere di B. Marini, B. Marcello e altri autori del periodo rinascimentale barocco. Debutta al Teatro alla Scala nel 2005 con Il Rinaldo di G.F. Händel diretto da Ottavio Dantone, e torna nel 2011 e nel 2015 con Il ritorno di Ulisse in patria e L’Incoronazione di Poppea di C. Monteverdi diretti da Rinaldo Alessandrini con la regia di B. Wilson. Vince il Grammy Awards, Choc du Monde e Premio Amadeus con L’Orfeo di C. Monteverdi (La Venexiana, Claudio Cavina, Glossa) come migliore disco di opera barocca del 2008. Approfondisce l’immenso repertorio barocco con grandi maestri del calibro di John Eliot Gardiner, William Christie, Ivor Bolton, Rinaldo Alessandrini, Réné Jacobs, Ottavio Dantone, Fabio Biondi, A. De Marchi, Frieder Bernius, Giovanni Antonini, Enrico Onofri, Claudio Cavina, Peter Neumann.
Mirko Guadagnini è l’unico tenore italiano di questa generazione ad aver cantato, interpretato ed inciso i tre ruoli principali (Orfeo, Ulisse, Nerone) del trittico monteverdiano con grandi direttori come William Christie, Claudio Cavina e Rinaldo Alessandrini. Dal 2018 ha avviato il progetto di esecuzione dell’opera omnia dei 9 Libri di Madrigali di C. Monteverdi presso la Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore di Milano. Guadagnini vanta inoltre una specializzazione straordinaria nel repertorio liederistico. Ha infatti fondato nel 2007 il Festival Liederìadi, unico festival di liederistica in Italia di cui è direttore artistico, che ha ospitato i migliori interpreti di questo repertorio a livello internazionale e in cui sono stati eseguiti pressoché tutti i cicli liederistici più e meno noti dal periodo romantico fino al XX secolo. È inoltre uno dei più richiesti interpreti di opere contemporanee. In questo ambito ha interpretato molteplici ruoli.