Nell’ambito del programma creativo del Festilvalfilosofia In collaborazione con Liceo musicale Carlo Sigonio
Terry Riley (1935) In C
La sperimentazione musicale negli anni ’60, soprattutto in Europa, è stata caratterizzata da un rigore iperstrutturale, dalla predilezione per linguaggi complessi all’ascolto e da una supremazia della figura del compositore, che iper-determina ogni aspetto del brano e dell’esecuzione musicale. La figura dell’americano Terry Riley (1935) – primo esponente di quella che poi diventerà la corrente minimalista – ha fatto irruzione su questa scena arrecando una totale rottura degli schemi. Non ancora trentenne, scrive la composizione che sarà destinata a dargli fama imperitura: In C.
Si tratta di un unico foglio privo di moduli, senza un organico prestabilito o un tempo preordinato, ma che impone a ciascun musicista di regolarsi man mano che l’esecuzione del pezzo procede, ascoltando tutti gli altri. È dunque la rappresentazione musicale di una coscienza collettiva, imperniata su un semplice principio unificante che prevede una combinazione infinita di variabili, in movimento costante e in ascolto di sé stessa, grazie alla libertà di espressione lasciata ai singoli esecutori. Questa esecuzione dal vivo di In C risulta dunque, come in ogni circostanza, diversa da tutte le precedenti e le successive, configurandosi come performance che incarna l’equilibrio fra controllo e aleatorietà.
I componenti del progetto Forma Libera – gruppo formatosi alla fine del 2019 – si distinguono per una solida esperienza nella divulgazione della musica dei nostri giorni, collaborazioni di prestigio e numerose prime esecuzioni.
Nel 2019, con il progetto Territori interrotti – narrazioni d’armonia, il gruppo ha ricevuto una menzione speciale all’interno del Forum Unesco Giovani, come parte della programmazione Parma2020, Capitale Italiana della Cultura. Il gruppo ha curato, nel gennaio 2020 il finissage musicale per la mostra Passioni: emozioni e sentimenti tra 800 e 900 promossa dai Musei civici di Modena, Gallerie Estensi e AssiCoop UnipolSai di Modena e Ferrara.
I progetti cameristici di Ensemble Forma Libera cercano sempre linee di collegamento tra il passato prossimo e i compositori del nostro tempo, ad esempio CON7EMPORANEO | 7etti del XX e XXI secolo (musiche di Ravel, Vacchi, Benatti, Stravinskij e Giacometti), programmato nella stagione concertistica 2021 di GMI Modena o anche il progetto Makrokosmos, Mikrokosmos e altri mondi intermedi, dedicato ai compositori George Crumb, Béla Bartók e Matteo Manzitti. (festival Aequalis, Brescia).
Nel giugno 2021 Classica HD | Sky canale 136 trasmette gli i sei episodi di Ascolti dallo Studio | diari veneziani, una produzione musicale e documentaristica di Ensemble Forma Libera, con la regia di Francesco Rossi, su sei compositori veneziani viventi con tre prime esecuzioni commissionate a compositori under 35 (Michele Deiana, Giovanni Dinello e Paolo Piaser).
Per le ricorrenze del centenario di Pier Paolo Pasolini l’Ensemble ha debuttato il progetto La forma del suono, un percorso dedicato a sette autori italiani, di cui due presenti con prime esecuzioni, che attraverso alcune parole ricorrenti del mondo pasoliniano (canzoni, fiori, filastrocche) parla di musica ‘assoluta’ ma dialoga anche con letteratura e cinematografia (musiche di Terranova, Perocco, Colasanti, Perugini, Montalbetti, Franceschini e Sargenti). Il gruppo, a geometrie variabili, prende parte a Festival come Le strade del suono (Genova) e Traiettorie (Parma).
Dal 2023 è in corso di produzione una registrazione monografica dedicata al repertorio per voce e strumenti di Antonio Giacometti.
Il 2024 segnerà un passaggio importante per il gruppo, con la realizzazione del Festival ModenaContemporanea, sostenuto da Fondazione di Modena, con il progetto Playlist 2030 Fare musica per un futuro sostenibile sostenuto dalla regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando Officina Youz e con la produzione in prima assoluta dell’opera di Riccardo Perugini vincitrice del bando SIAE Per Chi Crea, Il pellegrino del nulla, commissionata in occasione del centenario dell’omicidio Matteotti.
in collaborazione con Ensemble Forma Libera
nell’ambito del programma creativo del Festival della Filosofia
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