La vittoria al prestigioso concorso per quartetto d’archi di Banff ha rivelato l’Isidore String Quartet come una delle realtà giovani più interessanti del panorama quartettistico. I quattro musicisti si sono conosciuti e hanno iniziato il loro percorso come quartetto alla Julliard School di New York. Proprio il loro nome, Isidore, deriva da uno dei membri storici del Juilliard Quartet, il violinista Isidore Cohen. Nel programma scelto avremo a confronto due epoche diverse della città di Vienna: quella di Haydn, agli albori della storia del quartetto d’archi e del percorso che svincolerà definitivamente questa forma dal genere d’intrattenimento; quella di Brahms, dove ormai la scrittura quartettistica era considerata, passato Beethoven, il banco di prova supremo per le capacità dialettiche e architettoniche di un compositore. Oltre a questi anche una perla musicale di più raro ascolto, il secondo quartetto di Benjamin Britten, completato nel 1945 poco dopo il ritorno dagli Stati Uniti nella natìa Inghilterra e concepito come omaggio alla musica di Purcell.
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Primo premio concorso internazionale per Quartetto d’archi di Banff 2022
ISIDORE STRING QUARTET
HAYDN, BRAHMS, BRITTEN
Auditorium Marco Biagi

QUARTETTO D’ARCHI ISIDORE
Phoenix Avalon violino
Adrian Steele violino
Devin Moore viola
Joshua McClendon violoncello
Franz Joseph Haydn (1732 – 1809)
Quartetto in do maggiore op. 20 n. 2 Hob:III:32
Moderato
Capriccio. Adagio
Menuet e Trio
Fuga a quattro soggetti
Johannes Brahms (1833 – 1897)
Quartetto in la minore op. 51 n. 2
Allegro non troppo
Andante moderato
Quasi Minuetto
Finale. Allegro non assai
Benjamin Britten (1913-1976)
Quartetto in do maggiore op. 36 n. 2
Allegro Calmo
Vivace
Chacony
Vincitore del Concorso Internazionale di Banff 2022, l’Isidore String Quartet, con sede a New York, si è formato nel 2019 con l’obiettivo di rivisitare, riscoprire e attualizzare il repertorio per quartetto d’archi. Il quartetto è influenzato dal Juilliard String Quartet e dall’idea di avvicinarsi alla tradizione come se fosse “il nuovo” e al nuovo come se fosse qualcosa di già acquisito e consolidato. I componenti del quartetto sono i violinisti Adrian Steele e Phoenix Avalon, il violista Devin Moore e il violoncellista Joshua McClendon. I quattro musicisti hanno iniziato a suonare insieme alla Juilliard School e, dopo una pausa forzata a causa della pandemia, si sono ritrovati al Kneisel Hall Chamber Music Festival nell’estate del 2021 sotto la guida di Joel Krosnick. Oltre che con Krosnick, l’ISQ si è formato con Joseph Lin, Astrid Schween, Laurie Smukler, Joseph Kalichstein, Roger Tapping, Timothy Eddy, Donald Weilerstein, Atar Arad, Robert McDonald, Christoph Richter, Miriam Fried e Paul Biss, esibendosi in luoghi come l’Alice Tully Hall, il Kennedy Center e il Ravinia Festival. Il loro trionfo al Concorso di Banff ha avuto come conseguenza un lungo tour in Nord America ed Europa, un ingaggio di due anni come “Peak Fellowship Ensemble-in-Residance” alla Southern Methodist University di Dallas, esibizioni alla Haydn Hall di Eisenstadt e al Festival di Lucerna, e una residenza di due settimane al Banff Center, che prevedeva una registrazione prodotta in maniera professionale, un ampio lavoro di coaching, orientamento e tutoraggio. Nella Stagione 2022 – 2023 l’ISQ tornerà al Kennedy Center per la Fortas Chamber Music Concert Series e debutterà a New York City con gli Schneider Concerts alla Mannes School of Music. Il quartetto lavorerà anche come ensemble in residenza per il progetto “Music Heals Us”, fornendo incoraggiamento, istruzione e supporto alle persone emarginate, anziane, disabili, in riabilitazione, incarcerate e senzatetto, che altrimenti avrebbero un accesso limitato alla musica dal vivo di alta qualità. L’ensemble si dedica attivamente alla rimozione di tutti quegli ostacoli e pregiudizi che circondano la pratica musicale “classica”. E’ ensemble in residenza presso la Contemporary Alexander School/Alexander Alliance International. Collaborando con altri artisti ed esperti della “Tecnica Alexander”, l’ISQ ha qui l’opportunità di esplorare e sviluppare consapevolezza del corpo, preparazione mentale e pratica della performance dal vivo. Il nome “Isidore” nasce dal legame musicale dell’ensemble con il Juilliard Quartet: uno dei primi membri di quel gruppo era infatti il leggendario violinista Isidore Cohen.