In occasione delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della Liberazione Memoria sommersa Nuova commissione GMI Modena – prima esecuzione assoluta
Marina Meinero voce recitante
piccolo ensemble di danzatori Ensemble Forma Libera
Cosimo Linoci clarinetto Davide Moro violino Anna Freschi violoncello Luca Benatti pianoforte
Nell’ambito delle attività promosse dal Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena
In collaborazione con STED Modena
Regia e drammaturgia di Marina Meinero
Liberamente da Vineta di Selma Lagerlöf
Musiche di Luigi Dallapiccola e nuove commissioni a Livia Malossi Bottignole e Daniele Bisi
Vineta è vita, Vineta is life, Vineta ist Leben, Vineta c’est la vie?
Ad una prima impressione, sembra uno slogan pubblicitario. Ma Vineta, breve racconto di Selma Lagerlöf, prima donna ad essere insignita del Nobel per la letteratura, è molto di più: è vivere nella memoria, rinunciare al presente per sostare nell’idillio del proprio passato. È memoria sommersa.
In occasione dell’ottantesimo della Liberazione, Marina Meinero riscrive la storia di questo marinaio, le cui lettere d’amore naufragano con lui, per far riemergere dall’oceano del tempo le parole dei soldati al fronte (tutti i fronti), in un percorso che dall’individuo si proietta fino al sentimento universale dell’uomo.
Musica e movimento, a loro volta personaggi vivi nella narrazione, saranno sostenuti dall’ensemble Forma Libera e da un trio di danzatori. La commissione per i due compositori, Daniele Bisi e Livia Malossi Bottignole, contornerà un capolavoro del passato recente, Il Quaderno musicale di Annalibera di Dallapiccola, per prendere dalla memoria storica della Guerra una traccia, che da quei giorni giunge, nel ricordo, fino a noi.
Marina Meinero, diplomata alla Scuola di Teatro di Bologna “A. Galante Garrone” e, in violino, presso l’I.S.S.M. “A. Peri” di Reggio Emilia, si perfeziona al Conservatorio Nazionale Superiore di Arte Drammatica di Parigi, oltre a laurearsi in Lingue e letterature straniere all’Università di Bologna (inglese, francese e arabo). Dal 2014, lavora come attrice, musicista e formatrice in Italia e Francia. Collabora inoltre con il teatro Al Harah di Betlemme per progetti didattici, artistici e sociali. Nel 2015 fonda la compagnia Le MèME Ensemble a Parigi e ne diviene co-direttrice artistica, gestendo la pedagogia (adolescenti in Zone di Educazione Prioritaria e adulti) e i progetti internazionali prevalentemente in lingua inglese (laboratorio estivo per professionisti, progetto IN MEMORIAM). Dal 2018 è formatrice per il catalogo UNIFORMATION (formazione nazionale per la Francia) dedicato a educatori e insegnanti sul tema dello sviluppo dei 5 sensi dei bambini attraverso le arti e del teatro come mezzo didattico. In parallelo continua la sua attività di attrice e regista con la compagnia STED di Modena e con altre compagnie (Propositario Azul a Lisbona, Un pas puis l’autre in Bretagna, Cie Lilliput a Parigi, tra le altre). Cura le regie di teatro musicale e operistico presso il Teatro Pavarotti-Freni di Modena e il Teatro Comunale di Carpi, in collaborazione con il Conservatorio “Vecchi-Tonelli”, di Brundibar (H. Kràsa), Al’s Adventure in Wasteland (R. Sargenti), I care (A. Giacometti, L. Benatti), Il re che doveva morire (G. Facchinetti), oltre ai mozartiani Bastiano e Bastiana e L’impresario teatrale (direttore Daniele Bisi). È insegnante di teatro (dai 3 ai 99 anni) presso la scuola STED, con sede a Modena e a Sassuolo (Temple Theater) e presso la scuola Risonanze di Albinea (RE).
I componenti del progetto Forma Libera – gruppo formatosi alla fine del 2019 – si distinguono per una solida esperienza nella divulgazione della musica dei nostri giorni, collaborazioni di prestigio e numerose prime esecuzioni.
Nel 2019, con il progetto Territori interrotti – narrazioni d’armonia, il gruppo ha ricevuto una menzione speciale all’interno del Forum Unesco Giovani, come parte della programmazione Parma2020, Capitale Italiana della Cultura. Il gruppo ha curato, nel gennaio 2020 il finissage musicale per la mostra Passioni: emozioni e sentimenti tra 800 e 900 promossa dai Musei civici di Modena, Gallerie Estensi e AssiCoop UnipolSai di Modena e Ferrara. I progetti cameristici di Ensemble Forma Libera cercano sempre linee di collegamento tra il passato prossimo e i compositori del nostro tempo, ad esempio CON7EMPORANEO | 7etti del XX e XXI secolo (musiche di Ravel, Vacchi, Benatti, Stravinskij e Giacometti), programmato nella stagione concertistica 2021 di GMI Modena o anche il progetto Makrokosmos, Mikrokosmos e altri mondi intermedi, dedicato ai compositori George Crumb, Béla Bartók e Matteo Manzitti. (festival Aequalis, Brescia). Nel giugno 2021 Classica HD | Sky canale 136 trasmette gli i sei episodi di Ascolti dallo Studio | diari veneziani, una produzione musicale e documentaristica di Ensemble Forma Libera, con la regia di Francesco Rossi, su sei compositori veneziani viventi con tre prime esecuzioni commissionate a compositori under 35 (Michele Deiana, Giovanni Dinello e Paolo Piaser).
Per le ricorrenze del centenario di Pier Paolo Pasolini l’Ensemble ha debuttato il progetto La forma del suono, un percorso dedicato a sette autori italiani, di cui due presenti con prime esecuzioni, che attraverso alcune parole ricorrenti del mondo pasoliniano (canzoni, fiori, filastrocche) parla di musica ‘assoluta’ ma dialoga anche con letteratura e cinematografia (musiche di Terranova, Perocco, Colasanti, Perugini, Montalbetti, Franceschini e Sargenti). Il gruppo, a geometrie variabili, prende parte a Festival come Le strade del suono (Genova) e Traiettorie (Parma). Dal 2023 è in corso di produzione una registrazione monografica dedicata al repertorio per voce e strumenti di Antonio Giacometti. Il 2024 segna un passaggio importante per il gruppo, con la realizzazione del Festival ModenaContemporanea, sostenuto da Fondazione di Modena, con il progetto Playlist 2030 Fare musica per un futuro sostenibile sostenuto dalla regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando Officina Youz e con la produzione in prima assoluta dell’opera di Riccardo Perugini vincitrice del bando SIAE Per Chi Crea, Il pellegrino del nulla, commissionata in occasione del centenario dell’omicidio Matteotti e registrata per TACTUS Records