Gennaio, 2020

Giorno e Orario
(Domenica) 17:00
Luogo
Teatro Comunale “Luciano Pavarotti”
Programma di sala
Robert Schumann (1810-1856) Sonata per violino e pianoforte n. 1 in la minore op. 105 György Ligeti (1923-2006) Trio per violino, corno e pianoforte “Hommage
Programma di sala
Robert Schumann (1810-1856)
Sonata per violino e pianoforte n. 1 in la minore op. 105
György Ligeti (1923-2006)
Trio per violino, corno e pianoforte “Hommage à Brahms”
Olivier Messiaen (1908-1992)
Appel Interstellaire per corno solo
Johannes Brahms (1833-1897)
Trio per violino, corno e pianoforte in mi bemolle maggiore op. 40
WikiClassica.Mo – in collaborazione con Teatro Comunale Pavarotti
Francesca Dego violino
Martin Owen corno
Maria Perrotta pianoforte
dialoga con i musicisti Giordano Montecchi
Biglietto da 5 a 10 euro
in vendita un’ora prima del concerto
oppure online a questo link
Tre autentiche stelle della musica in un programma che ha Brahms come perno centrale. Apre la romantica Prima Sonata di Schumann, grande sostenitore e mentore di Brahms, prosegue col suo Trio per corno, violino e pianoforte, un unicum nella musica da camera, nato e cresciuto nel 1865 dal dolore per la notizia della morte della madre del compositore: al violino e al
pianoforte è accostato il suono “materno”, caldo e dolente del corno. 150 anni dopo la nascita di Brahms, con quell’unicum ci riprova l’ungherese György Ligeti per il suo personale “hommage à Brahms” frutto dell’allontanamento dalla “Nuova Musica”. Forme e modi brahmsiani sono recuperati con uno stile tutto suo, sempre col corno come nume tutelare. Corno che qualche anno prima (1974) si era fatto timbro, trillo, sordina, effetti speciali di staccato, oscillazioni, armonici e quant’altro per imitare il canto degli uccelli nel brano Appel interstellaire di Olivier Messiaen, sesto brano dell’opera in 12 movimenti Des canyons aux etoiles, scritta per il bicentenario della dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America.
Francesca Dego è artista Deutsche Grammophon dal 2012, il suo debutto discografico con i 24 Capricci di Paganini suonati sul Guarneri del Gesù appartenuto a Ruggero Ricci ha riscosso unanime consenso di critica e pubblico. Dal 2013 al 2015 si è dedicata all’incisione delle sonate per violino e pianoforte di Beethoven. Regolarmente ospite delle più prestigiose orchestre internazionali, nell’ultima stagione si è esibita con la Philharmonia Orchestra, Tokyo Symphony, l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo. Diplomata con lode e menzione speciale al Conservatorio di Milano sotto la guida di Daniele Gay, si è perfezionata con Salvatore Accardo e con Itzhak Rashkovsky al Royal College of Music a Londra.
Riconosciuto come uno dei migliori cornisti di oggi, Martin Owen è regolarmente ospite dei più prestigiosi festival internazionali, con orchestre del calibro della BBC Symphony, Royal Philharmonic Orchestra, BBC Philharmonic, Orquesta Nacional de España, The Hallé e Ensemble Modern. Attualmente è il primo corno della BBC Symphony Orchestra.
Applaudita come interprete particolarmente comunicativa, Maria Perrotta si afferma in importanti concorsi internazionali fra cui il “Rina Sala Gallo” di Monza, il “Premio Encore! Shura Cherkassky” (2008) e il Concorso “J. S. Bach” di Saarbrücken (2004), premio quest’ultimo che la impone sulla scena pianistica internazionale come una significativa interprete bachiana. Maria Perrotta studia al Conservatorio di Cosenza, dov’è nata, con Antonella Barbarossa e si diploma con lode al Conservatorio di Milano con Edda Ponti. Ottiene il Diploma Superiore di Musica da Camera all’École Normale de Musique di Parigi, si perfeziona con Franco Scala, Boris Petrushansky e Walter Blankenheim. Nel 2007 si diploma con lode presso l’Accademia di Santa Cecilia nella classe di Sergio Perticaroli. Arricchisce la sua formazione con Cristiano Burato e François-Joël Thiollier.
Giordano Montecchi, saggista, critico musicale e storico della musica ha insegnato per oltre venticinque anni al Conservatorio Arrigo Boito di Parma. I suoi studi riguardano soprattutto la musica dell’ultimo secolo, intesa nelle sue svariate diramazioni, dalla musica accademica e sperimentale, al jazz, al rock alle musiche di tradizione orale. Fra le sue pubblicazioni più significative Una storia della musica (Rizzoli) e il saggio analitico Frank Zappa. Rock come prassi compositiva (Arcana).